La Storia

La nostra azienda fu fondata nel lontano 1940 da nonno Gaetano, in pieno conflitto mondiale. Nonno Gaetano possedeva soltanto due vacche, che venivano impiegate sia per lavorare i campi di nostra proprietà e sia per provvedere al fabbisogno di latte della nostra famiglia. Con il passare degli anni nonno Gaetano, fu in grado di aumentare via via il numero dei capi di bestiame per passare da 2 a 10 i quali erano accuditi e gestiti da due suoi coadiutori Domenico e Raffaele.

L’evoluzione e la crescita più importante si ebbe nel decennio dal 1970 al 1980, in quanto l’azienda fu presa in mano dal giovane figlio Cosmo il quale con sacrifici, tenacia e caparbietà ha saputo trainare l’azienda di famiglia fino agli anni 2000 in cui riuscì a costruire un vero e proprio allevamento, riuscendo a ottenere con fecondazioni artificiali e tori dall’ottimo corredo genetico, vacche con buoni indici di selezione genetico fino ad arrivare ad avere un allevamento di vacche marchigiane in purezza.

Negli ultimi anni nell’allevamento di famiglia è arrivata nuova linfa vitale, i figli Rossella e Gaetano che continuano la missione del padre migliorando ancora di più nel tempo la selezione genetica della razza e impiegando nell’azienda sempre nuove tecnologie per rimanere al passo con i tempi.

L’allevamento è composto da più di cinquanta fattrici, venti giovenche e 40 vitelli annui per un totale di più di centodieci capi.

Benessere animale

Il benessere fisico e psicologico dell’animale si mostra uno dei primari obiettivi dell’allevamento. Gli ampi spazi a disposizione permettono di allevare i bovini a stabulazione libera così che possano esprimere la totalità dei loro comportamenti naturali.

Ogni capo di bestiame nasce e cresce nell’allevamento. Non si introduce bestiame proveniente da aziende esterne, riducendo così il rischio di contagio di malattie e, di conseguenza, l’utilizzo di farmaci. Lo stress dell’animale è ridotto anche con spazzole massaggianti a loro completa disposizione.

Particolare attenzione è riposta nella continuità della linea vacca-vitello. Il parto, quando necessario, è assistito con la presenza di un veterinario specializzato e, in un ambiente isolato e privo di stress, la relazione tra vacca e vitello può instaurarsi lontano da eccessivi stimoli esterni. I vitelli possono usufruire, a loro completa discrezione, di uno spazio dedicato e non accessibile a bovini adulti. Questo permette sia di creare un ambiente più quieto in cui i vitelli possano meglio interagire, sia di fornire loro alimenti differenti e più adatti alla loro fase di vita, garantendo allo stesso tempo la continuità dell’allattamento materno.

Bovini

La nostra Azienda agricola nasce nel 1940 a conduzione famigliare e si è evoluta fino all’assetto attuale di allevamento di vacche nutrici a ciclo chiuso con metodo linea vacca-vitello. Oggi è costituita da 40 fattrici di razza marchigiana, 1 tori destinati alla monta naturale e circa 30 capi nati dalle medesime fattrici, di età compresa tra 0 e 18 mesi.

Da sempre abbiamo scelto la razza Marchigiana, divenuta una delle più specializzate nella produzione di carne, conseguendo molto successo tra i consumatori, per le ottime caratteristiche organolettiche della carne e tra gli allevatori, vista la bassa difficoltà nella gestione dell’allevamento brado. La linea “vacca-vitello” è un metodo di gestione della mandria per avere una consistente produzione nazionale di vitelli con la detenzione di vacche fattrici; questa forma di allevamento prevede la permanenza del vitello accanto alla madre per l’intero periodo di lattazione.

Oltre ai bovini che rappresentano la nostra specializzazione, alleviamo anche suini e capre. I suini comprati giovani vengono allevati seguendo i nostri standard di produzione, ovvero alimentati con il mangime e stabulati in condizioni di assoluto benessere, garantendogli un ottimo spazio sia al coperto che all’aperto, mentre le capre vengo allevate a stabulazione libera, garantendogli sempre un ottimo spazio al coperto.

Ovini e Caprini

Gli ovini e i caprini costituiscono, insieme ai bovini, le specie più diffuse nel mondo; la loro importanza economica e la loro diffusione territoriale sono da ricercare prevalentemente nella loro grande capacità di adattamento ai diversi ambienti pedoclimatici, alla loro rusticità e capacità di utilizzare come fonte di alimentazione foraggi di scarso valore nutritivo, oltre che al carattere mite degli individui e alla loro modesta mole. Gli ovini sono fra gli animali domestici più antichi; all’incirca dall’8000 a.C., forniscono all’uomo latte, carne e lana. La loro addomesticazione, come dimostrato da ritrovamenti fossili nell’area Medio Orientale, sembra sia avvenuta in quel periodo in Tibet, Iran e Iraq e da qui la specie si è via via diffusa in tutto il mondo. In Italia l’allevamento ovi-caprino si è diversificato nel corso dei secoli in base alle condizioni ambientali e alle peculiarità del nostro territorio. I sistemi di allevamento di queste specie sono sostanzialmente riconducibili al sistema stanziale e a quello transumante.

Allevamento capre e pecore in stalla o al pascolo

Il sistema stanziale o stallino, costituisce la forma più diffusa nell’Italia centro–meridionale mentre il sistema transumante, costituisce storicamente la forma di allevamento più diffusa nell’ Italia meridionale e insulare nonché diffusa anche nelle zone dell’arco alpino. Nella nostra azienda alleviamo pecore da tre generazioni e prediligiamo l’allevamento allo stato semi stallino che prevede che il pascolo sia praticato solo una parte dell’anno (di solito 7-8 mesi) mentre nei mesi restanti gli animali vivono nei ricoveri, dove vengono alimentati con fieno e mangime per ovini.

E’ anche detto a piccola transumanza e prevale nelle zone alpine e consiste nel far pascolare gli ovini in montagna durante il periodo estivo. Nella stagione invernale invece il gregge viene nutrito tramite i foraggi dei pascoli di collina e pianura. Questo sistema di allevamento è fortemente basato sull’utilizzo del pascolo naturale come prevalente fonte di approvvigionamento alimentare, in cui il pastore segue insieme al suo gregge la disponibilità di erba verde in base al susseguirsi delle stagioni.

Riproduzione ovicaprina

Anche per quanto riguarda la gestione della riproduzione, per cercare di massimizzare il profitto programmando i parti e avere una produzione di latte costante durante tutto l’arco dell’anno, si ricorre nelle forme di allevamento moderne, alla tecnica della sincronizzazione dei calori, alla super ovulazione e all’impiego dell’inseminazione strumentale. Noi nella nostra azienda prediligiamo sempre il metodo classico, ovvero gestendo la riproduzione e inserendo dei maschi nel gregge in due periodi dell’anno: in primavera per dar luogo ai parti natalizi, e in autunno per avere i parti nel periodo della Pasqua.

Pascolo

IL NOSTRO PASCOLO SUL MONTE CIMORRE presso Miranda:

Nel mese di Aprile/Maggio la mandria comprendente tutte le fattrici con annessi i rispettivi vitelli di età inferiore ai 6-7 mesi, le vacche gravide oppure vuote e le manze, viene trasportata al pascolo finalizzato al foraggiamento diretto. Gli animali stanno in alpeggio per circa 6-7 mesi, da Maggio a Novembre, se le condizioni climatiche annuali del luogo lo consentono. Al pascolo l’alimentazione è unicamente basata di erba verde con l’aggiunta di blocchi di sale posti in diverse parti del monte limitrofe alle zone di abbeveraggio. Qui le vacche vivono allo stato brado, il nostro compito consiste nel controllo delle nascite e supervisionarle, intervenendo in caso di difficoltà o problematiche.

UN PASCOLAMENTO RAZIONALE E SOTENIBILE:

La modalità di pascolamento è denominata “pascolo verticale”. A partire dalla nostra valle la mandria risale, attraverso i boschi, secondo diverse stazioni di pascolamento libero. Si tratta quindi di una salita lenta e progressiva, fino all’altitudine massima di 1300 m. Nel frattempo le stazioni inferiori hanno beneficiato del passaggio Nel frattempo le stazioni inferiori hanno beneficiato del passaggio della mandria, che ha lasciato letame e ha contribuito al primo taglio. Al rientro in stalla, sempre secondo stazioni, la mandria ripercorrerà queste zone già toccate dal primo pascolamento, con il manto erboso che ha avuto modo di ricrescere avvalendosi anche dei nuovi nutrienti. Giunto agli appositi recinti di raccolta il bestiame verrà suddiviso in gruppi e ricondotto nella stalla per il periodo invernale.

Le Certificazioni

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